ARRIVI, CITAZIONI E ALTRO.
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Questo è un libro particolare che non si lascia facilmente definire. Detto in due parole è una raccolta di cinquanta, diciamo scritti, per metà racconti o saggi e per metà poesie, più una decina di indovinelli (o se si vuole un termine aulico: epigrammi).
Libri costituiti da raccolte di saggi o di racconti brevi, ce ne sono ovviamente tanti: tra i primi ricordiamo divulgatori come Elliot Gold biologo, Bruno Zevi architetto, Carlo Rovelli fisico; tra i secondi, scrittori di racconti brevi come Hemingway, Maupassant, Gogol ecc. Tra gli scrittori che mescolano narrativa e saggistica (non me ne vengono in mente molti) ricorderei Primo Levi, Michael Crichton, Claudio Magris.
Ma libri che contengono, per giunta in pari misura, narrativa e poesia, che non siano antologie, non me ne vengono in mente altri. Non so se questo sia un titolo di merito o demerito …. Non credo perché gli autori sia poeti sia scrittori, non sono così frequenti – ma neppure rari: da Hesse a D’Annunzio, a Kipling … Forse perché i lettori di poesie sono pochi, perché la scuola non ci ha fatto amare le poesie, perché la poesia contemporanea è spesso ostica, perché una parte dello spazio occupato nel passato dalla poesia è preso ora dalla musica leggera.
Forse perché narrativa e poesia sono in realtà davvero immiscibili, come l’acqua e il mercurio, e leggere un racconto o una poesia richiede davvero una diversa predisposizione e differenti processi mentali. Il lettore maligno potrebbe anche insinuare che non avessi un numero di racconti e di poesie sufficienti per fare due libri separati… Spero comunque che questa commistione inedita non dispiaccia al lettore. Ad ogni modo, una caratteristica di tutti gli scritti in questo libro è la loro brevità: nessuno ha una durata di lettura stimato superiore ai 10 minuti e la media è un minuto e mezzo circa..