t.lettura 3min
Dunque, in questo blog mi occuperò della città in cui abito da 57 anni, dove ho trascorso gran parte del mio tempo. Ho nutrito per lei (questa città) un rapporto blandamente negativo: senso di esclusione contraccambiato da tiepido disinteresse. In sostanza: ci siamo ignorati a vicenda. E ora che sto dedicando una crescente quantità del mio tempo al passeggiare per questa città - cosa inconcepibile solo pochi mesi fa - avverto la voglia, quasi il bisogno, di tenere un diario di questi miei quattro passi, forse nel desiderio di recuperare il tempo perduto e di scoprire un mondo per tanto tempo trascurato. Forse nell'illusione di fermare così il tempo e con esso, per lo meno rallentare la progressione di una malattia nota ormai da 10 anni, che per tanto tempo non mi ha molestato, ma di cui ora avverto sempre più i segni. I quattro passi che, di volta in volta farò potranno essere virtuali (circoscritti al mondo della rete), reali o, il più delle volte, un qualcosa di intermedio. Saranno, come dire, dei micro-insiemi di blocchi di informazione in cui la concisione farà premio sul dettaglio, ma non sulla precisione. Divagazioni, incursioni al limite della temerarietà in materie non mie, e perciò grato a chi vorrà segnalarmi errori e imprecisioni, pronto a correggermi, guidato da un filo rosso, la curiosità . Incursioni, come dice il mio logo che raffigura tre palme al vento su uno scoglio sotto la luna piena (nei mari del sud?). Le interpretazioni potrebbero essere molteplici e tra di loro in parte contradditorie. L'eroico mi spezzo ma non mi piego e il più saggio mi piego ma non mi spezzo, il misterioso mi spezzo ma non mi spiego e l'improbabile mi spezzo ma non mi impiego. Alla prossima.